Il Training Autogeno
Schultz a partire dagli anni ’20 dello scorso secolo, sviluppa un metodo in cui elimina l’eterosuggestione ipnotica, focalizzandosi viceversa sull’autosuggestione: il Training Autogeno. Quella che viene messa in pratica, è sostanzialmente una sorta di non-volontà “Volontaria”: un’attenzione fluttuante soprattutto rispetto ai propri stati corporei, emozionali e relativamente ai processi cognitivi, in cui si osserva effettivamente ciò che accade, nel momento in cui viene prodotta intenzionalmente un’auto-suggestione in cui comunque non bisogna forzare i cambiamenti che, ci si auspica, avverranno durante le consegne. Due principi fondamentali del T. A. di cui occorre parlare, seppur brevemente, sono il concetto di “Ideoplasia” di Forel ed il cosiddetto “Effetto Carpenter”. L’Ideoplasia si basa sulla capacità di produrre, attraverso un’immagine, un pensiero o una serie di parole e concetti, delle alterazioni somatiche. L’Effetto Carpenter, o effetto ideomotorio, è stato scoperto tempo fa già da William James e Ray Hyman, secondo i quali la rappresentazione mentale o la percezione stessa di un movimento possono indurre all’azione di impulsi motori verificabili attraverso apparecchiature elettromiografiche (micromovimenti muscolari). Possiamo verificare noi stessi questo effetto a casa nostra, mediante il famoso pendolo di Chevreul. Nel T. A. apprendiamo un non-fare capace di stimolarci alla concentrazione, aumentare l’attenzione e la centratura, e cambiare le nostre abitudini mentali. Nel T. A. vi è la consapevolezza che ogni parte dell’organismo umano, ogni sua funzione, è sempre in rapporto a tutte le altre. Così, il sistema muscolare e scheletrico, quello vegetativo e quello della timopsiche (cioè gli aspetti riguardanti i sentimenti e le emozioni), sono strettamente correlati tra loro. Se modifichiamo una parte o agiamo su una funzione, necessariamente ci sarà una modificazione delle altre. Questo processo di attenzione, concentrazione, e distensione fisica, si automatizza sempre di più nelle sue dinamiche interne (diventa appunto autogeno), attraverso la ripetizione costante, e questa commutazione a sua volta si retroflette sui nostri stati mentali, emotivi e sui nostri comportamenti, portandoci ai benefici di cui abbiamo parlato.
Dr.ssa Ottavia Capparuccini
Albo regione Abruzzo - N.2260
Tel.: 340.33.23.821
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